venerdì 15 marzo 2013

Malformazione del feto e nascita indesiderata: risarcimento del danno anche al bambino malformato ed ai fratelli.


Brevi considerazioni pratiche.
Una recente ed innovativa pronuncia della Corte di cassazione dichiara risarcibile a titolo di responsabilità sanitaria il danno causato dal ginecologo che per errore non ha eseguito l’amniocentesi e gli altri esami necessari, a fronte di richiesta di accertamenti diagnostici specifici da parte della paziente (Cassazione civile ,sez. III, sentenza 02.10.2012 n° 16754).
Vediamo alcune brevi considerazioni pratiche.
Chi ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno?
Ne hanno diritto la madre, il padre del bambino, i fratelli, le sorelle ed il bambino stesso nato malformato.
Quali posso essere gli errori che il medico potrebbe compiere?
Sono tanti:
a) violazione dell’obbligo d'informazione alla paziente, in relazione all'inosservanza del principio del c.d. “consenso informato”;
b) omessa diagnosi colposa dell’handicap;
c) mancata comunicazione dell’esito degli esami ai genitori (anche se la cura della malattia fetale non fosse possibile);
d) mancata utilizzazione, con la dovuta diligenza, prudenza e perizia, degli strumenti (sempre più evoluti) di monitoraggio della vita antenatale del feto (ecografia, fetoscopia, amniocentesi, villocentesi, analisi molecolari, biochimiche, citogeniche e del DNA).
Nel caso concreto cui si riferisce la sentenza, è stato ritenuto insufficiente, sia pure con riferimento all’epoca dei fatti, a seguito della espressa richiesta di indagini sulla salute del feto da parte della madre, la sola indicazione del cd. “tritest” quale indagine diagnostica funzionale all’accertamento di eventuali anomalie fetali.
Quali sono le fattispecie dalle quali può sorgere il danno da vita indesiderata?[1]
Le più comuni sono le seguenti
a) fallimento di un intervento di sterilizzazione;
b) inefficacie interruzione della gravidanza;
c) nascita di bambini affetti da gravi malformazioni genetiche non diagnosticate.
Quanto tempo si ha a disposizione per chiedere il risarcimento danni?
Si hanno a disposizione 10 anni, trattandosi di responsabilità contrattuale che decorrono da quando il diritto può essere fatto valere.
Quali sono i danni risarcibili da responsabilità sanitaria?
Sono risarcibili sia i danni patrimoniali che i danni non patrimoniali (pregiudizio morale, danno biologico, danno esistenziale).
Cosa deve fare la vittima di danni da responsabilità medica?
Deve contattare immediatamente il mio studio, per telefono o per mail (quest’ultima attiva 24 ore su 24), anche compilando questo modulo, per ricevere immediatamente le indicazioni urgenti su come comportarsi in attesa di incontrarsi con me.
Bologna 15.03.2013
Avv. Andrea Cova


[1] Domenico Chindemi, Responsabilità del medico e della struttura ospedaliera, Altalex, 2012

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